2012

12 gennaio

Il giudice del lavoro del Tribunale di Milano accoglie il ricorso presentato da uno studente di origini pachistane, Shahzad Sayed, che chiedeva di partecipare al Bando di servizio civile nazionale, per il quale è prevista la cittadinanza italiana.

 

19 gennaio

A causa della sentenza del Tribunale di Milano, l’UNSC blocca l’avvio di tutti i progetti di servizio civile già programmati per il 2012. Riprenderanno il 26 gennaio, dopo l’accoglimento del ricorso presentato.

 

28 febbraio

Federico Fauttilli è il nuovo Capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

 

8 maggio

Il Tribunale di Brescia rigetta il ricorso presentato dall’albanese Alma Bauschi contro il divieto di partecipazione al bando di servizio civile a cittadini non italiani.

 

12 giugno

Il ministro Riccardi annuncia di aver trovato 50 milioni di euro in più per il servizio civile, che permetteranno nel 2013 e nel 2014 di far partire per ogni anno 18.810 volontari, dei quali 450 all’estero.

 

2 luglio

Paola Paduano viene nominata nuovo Capo del nuovo Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

 

16 ottobre

Vittima di un incidente, muore Daniele Ghillani, volontario in servizio civile in Brasile in un progetto della Caritas di Parma.

 

17 ottobre

Terminano il servizio i 6 volontari del progetto sperimentale di servizio civile nel campo della Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta “Caschi Bianchi Oltre le Vendette” realizzato in Albania da Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana e Focsiv.

 

24 ottobre

Ultima riunione della Consulta Nazionale per il Servizio Civile, cancellata in agosto dalla “spending rewiev” del Governo Monti.

 

15-16 dicembre

La Cnesc e il Movimento Nonviolento organizzano un convegno a Firenze per ricordare il 40° anniversario dall’approvazione della prima legge sull’obiezione di coscienza n. 772/72.

 

31 dicembre

Promulgato il Decreto legislativo n. 248 che modifica il Codice dell’ordinamento militare: l’Ufficio nazionale per il servizio civile dovrà comunicare le rinunce allo status di obiettore alla “Direzione generale della previdenza militare e della leva” del Ministero della difesa.