Avvenire, giovedì 31 ottobre 2002
Lo stato sociale ha bisogno dei giovani La fine ormai prossima dell’obiezione di coscienza, provocata dalla sospensione degli obblighi di leva, rischia di provocare serie ripercussioni sul welfare. Carlo Azeglio Ciampi ne è cosciente, e lancia un appello appassionato: «Ai giovani e alle giovani dico: si può servire la Patria militando come volontari in uno dei molti settori del servizio civile, nell’interesse della società, per il bene sopratutto dei più deboli, così come vestendo l’uniforme, al servizio della sicurezza e della pace. Un’esperienza che permette di «vivere un periodo di formazione che può risultare determinante per tutta la propria vita».
Il presidente della Repubblica spende parole importanti per il servizio civile. Una realtà che, nel passaggio tra quello obbligatorio espletato dagli obiettori e quello volontario in fase di decollo, rischia di lasciare sguarniti molti servizi alla persona e per la salvaguardia dell’ambiente e dei beni culturali. Ne aveva parlato già lunedì a Ferrara: «L’esperienza del “servizio civile” svolto dagli obiettori e ora aperto alle ragazze», aveva detto, «indica una strada da seguire con convinzione, così come l’impegno di tanti volontari nelle forze armate».
Ieri, da Ravenna, ritorna sul tema con più decisione. «Lo “stato sociale”, o assistenziale, per quanti progressi siano stati fatti in questa direzione, non può offrire risposte compiute. Una parte – dice il Presidente – deve venire, e sta venendo, dalla società civile, dove il fenomeno del volontariato – nel senso più largo del termine, includendo anche le decine di migliaia di obiettori di coscienza – ha assunto dimensioni notevoli, fra le più elevate» in Europa.
Ma Ciampi mette in guardia: «La fine ormai prossima del servizio militare obbligatorio, e quindi delle “obiezioni di coscienza”, provocherà, e in parte sta già producendo, una grande flessione», un «”vuoto” di 20 mila giovani in servizio civile, a confronto di una domanda di tutti gli enti convenzionati per oltre 85 mila posti d’impiego».
Come provvedere? Il servizio civile volontario fa ben sperare: «Sono già 2 mila le giovani volontarie e ci si avvicinerà presto all’obiettivo di 7-8 mila per questa fase che, ripeto, è sperimentale». Ma non ci si può adagiare sugli allori. Ciampi parla di una vera «corsa contro il tempo» per sostituire l’afflusso degli obiettori. E chiede l’attenzione dell’opinione pubblica, dei mass media, della politica su «questo grande tema di cui così poco si parla, e di cui quindi poco si sa».
Luca Liverani
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