Tutti giù per terra

Culicchia, Giuseppe. Tutti giù per terra Milano Garzanti, 1994

Che fare una volta arrivati ai vent’anni, con davanti a sé il servizio militare, l’incubo quotidiano di «TeleMike» e un’improbabile carriera in FlAT?Meglio, tanto per cominciare, dichiararsi obiettori di coscienza.
Così ecco il nostro eroe, un Walter qualsiasi, ritrovarsi impigliato tra raccomandate con ricevuta di ritorno, assessorati plurisessuati, insegnanti in menopausa e piccoli zingari da trattare coi guanti (di plastica).
Circondato da cani e porci, donne e armadilli, uomini e topi, Walter scenderà su tram sferraglianti lungo i gironi dell’inferno urbano, intasati da baroni universitari, Dahiatsu Feroza, house parties, androgine ninfomani, cessi sporchi, Space Invaders, gas di scarico e mutande Ralph Lauren.
Esilarante e tragico, tra Bukowski e Paperino (ma un Paperino disegnato da Andrea Pazienza), Tutti giù per terra, Premio Montblanc 1993, è la rivelazione di un vero scrittore, capace di accendere una luce non artificiale sul solitario mondo giovanile.