
Storia dell’obiezione di coscienza in Italia
Autore: Sergio Albesano Editore: Santi Quaranta Anno: 1993 Pagine: 195 Leggi l'indiceAlbesano, Sergio. Storia dell’obiezione di coscienza in Italia Treviso Santi Quaranta, 1993
In un’analisi ricca ed efficace si snoda, in questo saggio, la luminosa storia degli obiettori di coscienza italiani contro il militarismo e la routine armata. Essi rifiutano il mestiere delle armi, ma non quello (tranne rarissimi casi) di un servizio ideale e sociale alla comunità nazionale.
Sergio Albesano, con equilibrio tra scrittura «narrativa» ed esigenze «scientifiche», offre una suggestiva «galleria» di obiettori, veri «santi laici», di diversa estrazione filosofica e religiosa, che si chiamano, per fare qualche nome, Pinna, Santi, Ferrua, Barbani, Gozzini, Fabbrini, Bellettato, i tanti testimoni di Geova. Spicca poi per umanità e coerenza la bella figura di Aldo Capitini, il padre anche ideologico, della nonviolenza in Italia. E naturalmente risplendono le figure di Giorgio La Pira e di don Lorenzo Milani. Il Concilio Vaticano II permette, quindi, che il problema dell’obiezione di coscienza si ponga radicalmente ai cattolici più sensibili, e all’opinione pubblica.
Il lavoro, puntiglioso e acuto, ha una sua organicità ben evidente, una cifra interiore che riconosce nella mitezza cristiana la prima radice della nonviolenza, una completezza che lo porta a comprendere la «nuova legge» dell’autunno 1993, approvata soltanto dalla Camera dei deputati.
Questa Storia dell‘obiezione di coscienza in Italia è il primo lavoro storico-giuridico d’insieme sulla delicata questione, cui non manca il sentimento di un paesaggio profondo dell’anima.