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Obiezione alla violenza, servizio all’uomo. 40 anni di obiezione di coscienza in Italia, 35 anni di servizio civile in Caritas
 Autore: Caritas Italiana  Editore: [s.e.]  Anno: 2013  Pagine: 42
Descrizione:

Caritas Italiana, Obiezione alla violenza, servizio all’uomo. 40 anni di obiezione di coscienza in Italia, 35 anni di servizio civile in Caritas. Roma 2013.

Questa pubblicazione esce in occasione del quarantesimo anniversario della legge 772 del 1972, la prima che abbia riconosciuto il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare nel nostro Paese, e del trentacinquesimo anniversario dell’inizio dell’esperienza del servizio civile nella Caritas.

Raccoglie date, cifre, testi, brani che testimoniano la ricchezza di questi anni che hanno visto protagonisti la Caritas, a livello nazionale e a livello diocesano, e i giovani (ieri obiettori, oggi volontarie e volontari) che, attraverso il servizio civile, hanno “servito la Patria” nei poveri e negli esclusi.

Il titolo “Obiezione alla violenza, servizio all’uomo” è lo stesso del “Quaderno n.13” che la Caritas Italiana pubblicò nel lontano 1979. Lo utilizzammo in seguito anche per la prima edizione di questa pubblicazione, uscita nel 2002. Non è stata una scelta dettata dalla mancanza di fantasia, quanto dalla volontà di sottolineare la continuità di un percorso che prosegue: ai 30 anni di obiezione di coscienza abbiamo adesso aggiunto i primi 10 anni di vita del servizio civile nazionale, nato con la sospensione della leva obbligatoria.

Lungi dall’essere un’autocelebrazione, queste pagine vogliono costituire anzitutto una piccola e concisa “memoria” di quanto fatto e di quanto accaduto, e ciò per evitare il rischio che una preziosa esperienza quale quella dell’obiezione di coscienza e del servizio civile vada persa.

Soprattutto per i giovani che fanno oggi l’esperienza del servizio civile, queste pagine intendono offrire uno stimolo per guardare al passato e al movimento che attorno all’obiezione di coscienza si è sviluppato in Italia e nella Chiesa italiana. Ma guardare al passato serve anche per proiettarsi nel futuro, per non tradire quello spirito che ha accompagnato le vicende negli scorsi anni che hanno coinvolto un milione di giovani e tante altre persone in Italia. Uno spirito improntato alla pace, al rifiuto di ogni violenza e alla volontà di costruire un mondo più giusto e solidale. Questa è la lezione che emerge da quanto qui brevemente raccontato e che può orientare il cammino che andremo a costruire nel prossimo futuro.

Queste pagine, infine, vogliono rappresentare un piccolo tributo a quanti hanno “fatto la storia” di questi quattro decenni: a quanti hanno operato in Caritas, perché crescesse nelle nostre comunità “non tanto l’obiezione di coscienza, quanto la coscienza dell’obiezione” e il servizio civile diventasse la via “normale” per costruire la pace.

[dalla Presentazione]