
La mia obbiezione di coscienza (scritti 1950-1993)
Autore: Pietro Pinna Editore: Movimento Nonviolento Anno: 1994 Pagine: 80 Leggi l'indicePinna, Pietro. La mia obbiezione di coscienza: (scritti 1950-1993). Verona Edizioni del Movimento nonviolento, 1994
Nel gennaio 1950 Aldo Capitini mi scriveva, pochi giorni dopo la definitiva conclusione delle mie vicende carcerarie di obiettore: “Io terrei a che tu, con calma, scrivessi un libro, intitolato ‘La mia obbiezione di coscienza?, raccontando tutto, fin dal principio, includendo il tuo memoriale, molto bello, e mettendo più che puoi. Il libro riuscirà anche formalmente. Potrebbe poi essere tradotto. In questo modo non ti metti in evidenza, perché la cosa è già stata; ma servi la causa, vai al cuore di situazioni simili, offri la tua semplice testimonianza. Pensaci bene”.
Non ci “pensai bene”, ed il progetto non ebbe corso. A frenarmene in modo decisivo, fu proprio la ritrosia, direi la scontrosità, avvertita in me da Capitini a “mettermi in evidenza”; in qualsiasi forma o circostanza. Ma del libercolo mi diedi comunque per solo mio gusto ad abbozzare in quei mesi una parte, di semplice cronaca di quanto intercorsomi nelle caserme, nei tribunali e nelle carceri; un abbozzo poi tralasciato, sepolto tra mille altre carte, e dimenticato. (È nella sua originaria stesura che viene qui pubblicato, con l’aggiunta della parte allora mancante, scritta una ventina d ‘anni dopo, sulle ragioni ideali di quella mia obiezione).
[dalla Prefazione]