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Il diritto di resistenza nel silenzio della Costituzione italiana
 Autore: Daniela Alberghini  Editore: La meridiana  Anno: 1995  Pagine: 61 Leggi l'indice
Descrizione:

Alberghini, Daniela. Il diritto di resistenza nel silenzio della Costituzione italiana. A cura del Comitato Scientifico per la Difesa Popolare Nonviolenta. La meridiana, Molfetta 1995

Perché affrontare, oggi, un tema come quello della resistenza all’oppressione?
Quasi vent’anni fa, Norberto Bobbio aveva cercato risposta alla medesima domanda e aveva individuato nella crisi della partecipazione democratica, nella rimonopolizzazione del potere ideologico ed economico, nel rafforzamento degli apparati burocratici le circostanze che avevano dato luogo ad una rinascita, seppure in termini del tutto diversi, delle antiche tematiche del diritto di resistenza.
Ed in effetti, il “diritto” di resistenza ha una lunga tradizione nella giuspubblicistica dal Medioevo ad oggi, anche se “nel corso della sua lunga storia, il concetto di resistenza non trova sempre fondamento nel diritto positivo, ma si presenta, piuttosto, ora come un istituto di diritto naturale, che, a sua volta, non fu sempre inteso ad un modo, ora come una teoria politica, legata ad altre in una visione generale della natura dello Stato e dei suoi fondamenti, ora come programma d’azione”.
Del “diritto” di resistenza in senso moderno si comincia a parlare solo all’indomani della rivoluzione francese

[dall’Introduzione]